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FORRÓ

 

Il Forró affonda le sue radici nella regione brasiliana del Nordest ed è un ritmo che al suo interno ne comprende molti altri come baião, quadrilha, xaxado e xote, tutte danze tipiche della Festa Junina.

L’etimologia della parola è incerta e due sono le ipotesi più accreditate. La prima fa risalire il termine alla fine del XIX secolo, quando degli ingegneri inglesi stanziati nella città di Pernambuco per la costruzione delle ferrovie Great Western organizzavano feste aperte a tutti e quindi “for all”. Questa espressione si sarebbe poi trasformata nell’attuale nome della danza.

Probabilmente, però, il Forró è precedente all’arrivo degli inglesi e da qui deriva la seconda ipotesi, che collega il termine all’espressione forrobodó, usata per riferirsi ad una festa popolare, chiassosa e allegra. La tradizione vuole che le piste da ballo fossero di terra battuta e che fosse quindi necessario bagnarle per non far alzare la polvere. Per lo stesso motivo le coppie ballavano strisciando i piedi e da quest’usanza deriva il modo di definire il genere arrasta-pé, che tradotto letteralmente significa “striscia-piede”.

Esistono diversi sottogeneri del Forró (pé-de-serra, universitário, eletrônico) nati alla fine degli anni 70, quando la danza divenne popolare anche nelle grandi città del Sudest e si diffuse nel resto del Brasile. La sua essenza resta comunque invariata, ovvero quella di essere un ballo di coppia ritmato ma sensuale, in cui i corpi si muovono ad una distanza molto ravvicinata trasmettendo affiatamento e complicità.