Cannes: successo per il nuovo film di Walter Salles

Successo di critica al Festival del cinema di Cannes per “Linha de passe” del regista Walter Salles, vincitore dell’Oscar 1999 con “Central do Brasil”.
La nuova pellicola, proiettata ieri sulla Croisette, omaggia il neorealismo italiano con riferimenti a Visconti e Pasolini. In Italia il film sarà distribuito da “01”

Il regista brasiliano Walter Salles

Il regista brasiliano Walter Salles

La storia. A San Paolo del Brasile, 20 milioni di abitanti, una città caotica e violenta, quattro fratelli e una madre incinta inseguono invano i sogni delle loro povere esistenze: Dario (Vincius de Oliveira) vuole fare il calciatore, Dinho (Josè Geraldo Rodrigues) si rifugia nella religione delle nuove sette; il piccolo Reginaldo (Kaique de Jesus Santos) cerca ostinatamente il padre che non ha mai conosciuto attraversando la città in autobus da una parte all’altra; Denis (Joao Baldasserini) diventa uno dei tanti motorboy, piccoli rapinatori in motocicletta. La madre, Cleuza (Sandra Corveloni), nuovamente incinta prova a tenere unita la sua famiglia. Con Salles firma il film Daniela Thomas, che per vent’anni ha vissuto a San Paolo e che definisce la città «il sesto protagonista del film, una metropoli che dà il senso della fine del mondo, in cui non c’è niente se non immense periferie, sottopassi, autobus pieni, favelas». Questo film, toccante e drammatico, «è una storia di fraternità – dice il regista di Rio – in un Brasile che vuole reinventarsi un futuro ma senza romanticismi. Questi ragazzi sognano un futuro diverso e anche se la violenza li tocca, come accade a tutte le giovani generazioni, i personaggi finiscono per rifiutarla».

Omaggio al neorealismo. La genesi del film è pienamente neorealista: «Il 35% delle scene non era stato scritto nel copione ma è stato deciso da tutti noi insieme, il 99% degli attori non sono professionisti e questo vale anche per buona parte del cast tecnico – hanno raccontato Salles e la Thomas -. I ragazzini che vogliono fare i calciatori nel film sono autentici, così come i fedeli in chiesa. Non ci sono tecnicamente comparse. Un’avventura collettiva che tra improvvisazione ed emozione è diventata esaltante». «In tutto il cinema brasiliano e dunque anche nel mio, la lezione del neorealismo italiano è molto presente – ha spiegato Salles -, e ha contributo alla nascita del nostro Cinema Novo. Linha de passe fa riferimento a Visconti, ma anche a Rossellini e a Pasolini, che hanno fatto un cinema una rivoluzione estetica portando la macchina da presa sulla strada e filmando la gente». La storia si concentra anche su un dramma sociale in Brasile, quello delle famiglie senza padre (il 25-28% secondo le statistiche), «un fenomeno impressionante che esalta la figura delle madri coraggio, che hanno una grande forza morale nel sostenere le loro famiglie, facendo da padre e da madre».

Warã – Associazione culturale italo-brasiliana – Torino, Italia