Terremoto Abruzzo: vedova brasiliana chiede speranza per il futuro

L’Aquila – Angela Maria Dos Santos e’ una donna di 43 anni di origini brasiliane. Suo marito, italiano, lavorava alla Finmek, quando il polo elettronico aquilano contava ancora molto. Poi la crisi, il posto che salta, la depressione, un male che divora e la morte. Angela rimane sola con i suoi bambini, due maschietti di 9 e 12 anni.

Tutto cio’ che il tragico terremoto del 6 aprile le ha lasciato. Ora si rivolge alle istituzioni, ma anche a qualche datore di lavoro, per riconquistare la dignita’, per uscire dall’incubo della tenda, per dare un futuro ai propri ragazzi. Quella di Angela e’ una delle tante storie che il sisma dell’Aquila ci ha ”regalato”. Alle 3.32 di quel terribile giorno, Angela ha rischiato di morire a Roio Piano, frazione dell’Aquila. Salvata da un maresciallo dei Carabinieri e spaventata per le continue scosse, e’ scappata in Puglia. Angela racconta ad Asca il suo calvario. ”A Risceglie ho conosciuto un religioso che mi ha aiutato – dice – ma, a parte il primo soccorso, non sono riuscita ad avere altro. Vedova e senza lavoro ho preferito tornare a Roio, nella tendopoli della Pineta, dove il freddo si fa sentire.

Almeno qui ho qualche speranza”. Angela, prima del terremoto, era in attesa di assunzione come ausiliaria in ospedale. ”Ma ora – prosegue tra le lacrime – non ci saranno piu’ concorsi. Non c’e’ neanche piu’ l’ospedale. Non c’e’ piu’ nulla…”. Angela chiede un’occupazione per se’, ma anche un po’ di serenita’ per i suoi bambini. Magari grazie a qualcuno che li faccia tornare per qualche mese in Brasile. (ASCA)