Italia e Brasile hanno siglato un’intesa per la realizzazione di un distretto motociclistico con know-how italiano nella zona franca di Manaus, stato di Amazonas. L’accordo è stato firmato nei giorni scorsi a Brasília da Adolfo Urso, vice ministro italiano per lo Sviluppo economico con delega al Commercio estero e dal collega brasiliano Ivan João Guimarães Ramalho.

Le imprese italiane potranno godere degli sgravi fiscali previsti per la regione, impegnandosi a fabbricare localmente perlomeno il 60 per cento dei componenti necessari all’assemblaggio dei diversi modelli di motociclo. Annunciando la creazione del distretto, Urso ha dichiarato: «Questo nuovolo polo consentirà di produrre made in Italy in e per un grande mercato emergente come il Brasile, con orizzonti più ampi che abbracciano il Mercosur e il resto delle Americhe. Allo stesso tempo, significherà produrre di più in Italia. Il Brasile, lo si è visto attraverso esempi come quello di Fiat, è un paese strategico e affidabile. A questo distretto non possiamo che augurare grande successo, sperando che possa trainarvi nuovi parchi industriali italiani. Del resto, le potenzialità brasiliane sono tali che certamente altri settori industriali italiani potranno sfruttarle».

L’iniziativa si inquadra nell’accordo di partnership strategica firmato a Washington un paio di settimane fa dal presidente del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva e da quello del Consiglio italiano Silvio Berlusconi. Porterà alle aziende italiane un fatturato di 20 miliardi di euro in cinque anni. Tra i settori interessati vi sono infrastrutture, difesa, energia, turismo e cultura.

Warã – Associazione culturale italo-brasiliana – Torino, Italia