Storia della Capoeira

La storia della capoeira è molto complessa e difficile da tracciare in maniera precisa, soprattutto per la carenza di documenti scritti a riguardo; di certo sappiamo che trae le sue origini dalla mescolanza di rituali di lotta e danza di alcune tribù di schiavi africani deportati in Brasile dai portoghesi.

Con le ingerenze olandesi nelle colonie portoghesi (1624-1654) in Brasile gli schiavi approfittarono degli scontri per darsi alla fuga.

Alcuni si organizzarono in comunità indipendenti, nei villaggi detti quilombos. Questo periodo fu sicuramente un catalizzatore dello sviluppo della capoeira.

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Uno di questi villaggi, Palmares, all’epoca probabilmente collocato nello Stato nordestino Alagoas, è assurto a simbolo della lotta degli schiavi contro i loro carnefici. Fondato nel 1610, il primo Palmares sopravvisse per più ottant’anni resistendo all’incalzare dei portoghesi; fu distrutto nel 1695 dopo un assedio di 5 anni e 9000 soldati impiegati.

I primi documenti che parlano di capoeira risalgono al 1624, si tratta di diari dei capi di spedizione incaricati di catturare e riportare indietro gli schiavi neri che tentavano di scappare. Questi documenti fanno riferimento ad uno strano modo di combattere, “usando calci e testate come fossero veri animali indomabili”.

Il mito diffuso è che la capoeira fosse un modo per gli schiavi di allenarsi a combattere dissimulando, agli occhi dei carcerieri, la lotta con la danza. Questo può essere vero solo per uno stadio molto primitivo del suo sviluppo, perché in realtà la pratica della capoeira a partire dal 1814 venne vietata agli schiavi, assieme ad altre forme di espressione culturale, principalmente per impedirne l’aggregazione e l’organizzazione di gruppi di lottatori.

Il 1888 fu l’anno di liberazione dalla schiavitù, ma gli schiavi liberati non ebbero modo di integrarsi facilmente nel tessuto socio-economico.

La capoeira, da loro usata come strumento di difesa, fu presto associata alla delinquenza di strada, tanto da venire proibita a livello nazionale già dal 1892.

La pratica della capoeira rimase clandestina (da questo deriva l’uso per ogni capoeirista di un apelido, un soprannome ), spesso violenta e praticata solo nelle strade da individui malfamati, schedati appunto dalla polizia come capoeiras.

Nel 1930 la politica nazionalistica del presidente/dittatore Getúlio Vargas, in cerca di uno sport da promuovere come sport nazionale, dette l’opportunità a Mestre Bimba di riscattare la capoeira con lo stile di “Lotta Regionale di Bahia”, da lui ideato.

Nel 1932 gli venne permesso di aprire la prima palestra nella quale impose anche delle regole di disciplina per ripulire la cattiva immagine che l’opinione pubblica aveva della capoeira. Dopo una pubblica esibizione di Mestre Bimba e dei suoi allievi finalmente lo sport ebbe il suo riscatto, e cominciò la sua lenta ascesa.

Nel 1974 la capoeira è stata riconosciuta come sport nazionale brasiliano.

E’ importante distinguere due tipi di gioco: la Capoeira Angola e la Capoeira Regionale.

Chi si è avvicinato da poco alla capoeira è portato a credere che la capoeira Angola sia una versione più lenta della capoeira Regionale. Ma in realtà la capoeira Angola è ben più vecchia di quella cosiddetta Regionale ed è una forma distinta di capoeira.

Tipicamente è giocata lentamente, ma può essere anche giocata in modo veloce. E’ accompagnata dal toque de Angola, ritmo lento e dolce. E’ fatta di malizia e astuzia e i giocatori devono stare molto attenti ai movimenti degli avversari. Calci e colpi di testa sono le armi principali.

I calci non sono molto alti, mentre nella capoeira regionale i calci mirano soprattutto alla testa. Rabo de Arraia e Rasteira sono i metodi più comuni rispettivamente di attacco e di difesa (la rasteira è usata quando il calcio dell’avversario è troppo alto). La forma di difesa più apprezzata è lo schivare i colpi: se non sei lì, l’avversario non ti può colpire.

Il più importante mestre di caopeira Angola è Mestre Pastinha (Vicente Ferreira Pastinha). Nato a Salvador-Bahia il 5 di aprile del 1889, a 10 anni iniziò ad apprendere la capoeira con il Mestre Benedito, un negro naturale venuto dall’Angola.

Nel 1941 aprì la sua scuola O Centro Esportivo de Capoeira Angola, nel quartiere del Pelourinho. E’ riconosciuto come il legittimo rappresentante della capoeira Angola, dal momento che egli trasmise il suo insegnamento con la purezza iniziale, fedele a quella trasmessa dal suo maestro africano, senza introdurvi mai altri metodi di lotta.

Scrisse il primo libro sulla Capoeira Angola nel 1964. Fu molto amico dello scrittore bahiano Jorge Amado. Ebbe tuttavia una vita molto travagliata. Morì il 13 novembre del 1981, proprio quando il potere pubblico riconosceva la capoeira come espressione culturale.

Fondatore della capoeira Regionale è Mestre Bimba (Manuel dos Reis Machado), nato a Salvador-Bahia il 23 novembre del 1900, in Rua do Engenho Velho, nella parrocchia del quartiere di Brotas. Il padre, Luìs Cândido Machado, fu campione di batuques (ormai in estinzione, è una variante della capoeira vera e propria per il fatto che i suoi colpi vengono assestati esclusivamente con le gambe; tutta l’attenzione dei lottatori si concentra nello stare in piedi, poichè chi cade viene dichiarato perdente). All’età di dodici anni venne iniziato alla capoeira Angola. Nel 1918 divenne insegnante di capoeira Angola. Dopo anni di ricerca, iniziò ad insegnare un misto di capoeira Angola e Batuque. Questa nuova forma di capoeira prevedeva sequenze di attacco e di difesa che presero il nome di Sequence de Bimba e Cintura Desprezada. Mestre Bimba introdusse un sistema di graduazione, che prevedeva l’uso di fazzoletti legati al collo di colori diversi a seconda del grado, a differenza delle corde che oggi leghiamo in vita.

Nel 1932 aprì la sua prima scuola di capoeira Regionale, riconosciuta poi solo nel 1937 con la restrizione dell’insegnamento solo a club privati palestre e scuole, previo rilascio di una speciale licenza da parte della polizia.

Per promuovere e affermare il suo nuovo stile, nel 1936 lanciò una serie di sfide a diversi gruppi di capoeira. Al momento della sua morte nessuno era mai riuscito a batterlo. Grazie alla pubblicità fatta al nuovo stile, nel luglio del 1953 fu invitato al palazzo presidenziale dove la capoeira venne proclamata sport nazionale e metodo di difesa tipicamente brasiliana.

Tecnicamente la capoeira regionale è un adattamento della capoeira Angola. Mestre Bimba adattò questo stile introducendo nuove tecniche, tipo il galopante e il martelo. Alcune tecniche dell’Angola furono adattate a questo nuovo stile e i nomi furono cambiati. Rabo de Arraia divenne Meia Lua de Compasso, con l’aggiunta di rotazioni e salti.

Senza la tecnica introdotta da Mestre Bimba la capoeira sarebbe stata dimenticata come altre arti, tipo il batuque. Mestre Bimba non fu solo il creatore della capoeira regionale, ma anche un ottimo cantante e percussionista. Creò numerosi toques per il berimbau, come per esempio Sao Bento de Regional, Amazonas e Iuna.