Assegnati al Brasile i mondiali di calcio 2014

Come era ampiamente prevedibile, sarà il Brasile il Paese organizzatore dei Mondiali di calcio del 2014. Lo ha deciso oggi la Fifa a Zurigo. Il Brasile era l’unico paese candidato in quanto rappresentante del Sudamerica, continente designato ad ospitare la rassegna iridata del 2014 in base alla discriminante dell’alternanza. Discriminante abolita proprio ieri dal comitato esecutivo della Fifa, che dal 2018 accetterà le candidature indipendentemente dal continente.

Il presidente della Fifa consegna a Lula una copia della coppa del mondo

Il presidente della Fifa, Joseph Blatter, consegna al presidente del Brasile, Inacio Lula, una copia della coppa del Mondo.

Il Brasile diventerà così il quinto Paese ad aver ospitato due edizioni dei Mondiali dopo Messico (1970 e 1986), Francia (1938 e 1998), Germania ovest/Germania (1974 e 2006) e Italia (1934 e 1990).

L’ORGOGLIO DI LULA
Subito dopo l’annuncio Blatter ha consegnato al presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, una riproduzione della coppa del Mondo. “La responsabilità di organizzare i Mondiali ricade sulla nazione – ha detto Lula -. Proveremo al mondo che abbiamo un’economia solida e stabile”. A Zurigo Lula è stato accompagnato, per la presentazione svoltasi stamattina, dal presidente della federazione Ricardo Teixeira, dal ministro dello sport, Orlando Silva, da Romario e dal commissario tecnico della Seleção Carlos Dunga.

IL PRECEDENTE DEL 1950
Il Brasile aveva già ospitato la coppa del mondo nel 1950, la prima edizione a svolgersi dopo la seconda guerra mondiale.
Edizione, la quarta della coppa Jules Rimet, che si concluse per i padroni di casa con l’atroce beffa della sconfitta per 2-1 contro l’Uruguay nel match decisivo al Maracanà. Nel gironcino finale, infatti, la Selecao arrivò all’ultimo match contro la Celeste con un punto di vantaggio in classifica: per diventare campione del mondo, finalmente, per la prima volta, ai brasiliani sarebbe bastato un pareggio.

Lo stadio Maracanà di Rio de Janeiro

Lo stadio Maracanà di Rio de Janeiro

Il Brasile passò in vantaggio al 46’, in apertura di secondo tempo, facendo esplodere di gioia i 200mila spettatori dell’immenso Maracanà, costruito apposta per i Mondiali. Ma prima il futuro milanista Schiaffino (al 58’), poi il futuro romanista romanista Ghiggia (79’), con la complicità del disastroso portiere Barbosa, ribaltarono il risultato. Una sconfitta clamorosa che fece piombare il paese in una vera e propria tragedia, lasciandosi alle spalle una incredibile serie di suicidi.